Barisciano a sette anni dal Sisma

5 apr. 2016

Domani, 6 aprile 2016, ricorre il settimo anniversario del Sisma che ha letteralmente destabilizzato buona parte degli edifici di Barisciano ma anche e soprattutto le coscienze di chi ci abita.

Da allora è stato un susseguirsi vertiginoso di iniziative di carattere eccezionale il più delle volte pensate e gestite da chi, già da prima del terremoto, era incapace di pensare e gestire anche l'ordinaria amministrazione.

Soggetti che i principi etici e morali li hanno letti senza mai riuscire a comprenderli sono stati lasciati liberi di utilizzare il grave momento ed approfittare degli enormi interessi in gioco per assecondare personali appetiti ed ambizioni in totale disprezzo dei basilari valori di democrazia ed imparzialità.

Dal 6 aprile 2009 tale agire ha finito per consolidare interessi e clientele, coincidenti spesso con quelli di alcuni partiti politici locali coadiuvati dalla distrazione interessata degli altri, concretizzando una incredibile zona franca in cui le regole e le normative in vigore nel resto d'Italia per contrastare corruzione, mala gestione e malaffare, possono essere sistematicamente disattese senza tema di risponderne nelle sedi opportune.

In questo quadro i diritti dei terremotati e soprattutto di quelli che, per educazione, non sono avvezzi a prostrarsi riverenti dinanzi ad improbabili quanto millantate autorità, sono evidentemente destinati ad essere negati e calpestati.

Una ricostruzione che si è consapevolmente scelto di far crescere malata ed a cui, ancora oggi, gli si nega ogni cura e che ora, regalando 20.000,00 euro dei fondi per la ricostruzione ad un provider di notizie, si cerca di venderla ai media come un successo capace di produrre frutti sani e belli.

E' come affermare che la mela offerta a Biancaneve non era avvelenata ma bensì un frutto genuino. Anche un bambino stenterebbe a crederci e diffiderebbe.

 

Walter Salvatore